31 maggio 2007
Ubuntu+Beryl vs Winzozz Vista
GNOME-Look
Avete bisogno di sfondi nuovi?
Avete bisogno di icone nuove?
Avete bisogno di fonts nuovi?
Allora quello che fa per voi è GNOME-Look un sito totalmente dedicato alla grafica di GNOME
questo è il link........... il sito è in inglese.
Server Fedora Core 7
Non ancora totalmente intasati i server HTTP però si scarica notevolmente più lentamente praticamente 5 volte di meno. L'unica possibilità per scaricare Fedora 7 è quella di usare i torrent che vi ho linkato prima.
Buona fortuna......
Tema Olive Blended per GTK

Ma dopo io l'ho fatta diventare così

Quindi se avete capito potete personalizzarlo come tutti gli altri temi
Fedora 7
Il minimo che potessi fare era scaricarla.
Se per coincidenza fosse anche il vostro giorno libero, potreste - sempre per coincidenza - voler fare scivolare il vostro mouse su questo link e scaricare il torrent che più si addice ai vostri gusti (io ho scelto “Fedora-7-Live-i686.torrent“).
27 maggio 2007
“Ubuntu è il nuovo OS Universale”, parola di sviluppatore Debian

Le parole di Ingo sono chiare e significative, specie se consideriamo che a scriverle è uno sviluppatore Debian, che sono lette dai tanti fruitori di Planet Debian, e che tirano in causa direttamente il nuovo Progetto Leader per chiedergli: “cosa farai per arginare questo problema?“
Il tutto prende spunto dalla considerazione che Ubuntu, da “Debian facilitata per Desktop” quale era in principio, sta pian piano sostituendosi a Debian anche nei server e adesso anche sui dispositivi mobili. Giusto pochi giorni dopo aver visto concretizzarsi "GNOME Mobile" infatti, ha da poco preso vita l’operazione "Ubuntu Mobile"!
Questo fermento e questo continuo successo dimostrano che dietro le quinte Canonical si muova con una velocità impressionante: accordi con i principali nomi, aziende, ISV e IHV (non sono virus!), distribuzioni ex-Debian che adesso derivano direttamente da Ubuntu, e sappiamo tutti l’isteria generale che il rilascio di Ubuntu Feisty ha generato…
Poi oggi ho letto questa segnalazione di Daniel Robitaille che riporta la cifra finora spesa da Canonical (e quindi Mr Mark Shuttleworth) per finanziare Ubuntu. Si tratta di qualcosa come 25 milioni di dollari in tre anni.
Già, me lo chiedo anche io dunque: cosa farà il nuovo DPL per arginare il problema? …e soprattutto, con che mezzi?
Creare PDF su Linux? Bastano un paio di click

Beh, a parte la domanda un po’ imprecisa, la mia risposta è invariabilmente: “Certo, e li puoi anche creare a partire da un qualsiasi documento, con un paio di click”. Questa cosa sembra sortire sempre un certo effetto, quindi ne approfitto per segnalare qualche link utile.
Leggere file PDF
Qualsiasi distribuzione supporta i file pdf nativamente e senza bisogno di software aggiuntivo. Normalmente basta un doppio-click per visualizzare correttamente ogni tipo di file: in GNOME verrà lanciato Evince, in KDE ci penserà KPDF e in futuro Okular.Se siete della specie “affezionato al passato” potete esigere che a leggere i vostri pdf sia direttamente il lettore ufficiale di Adobe, visto che l’azienda rilascia una versione del suo noto Acrobat Reader anche per Linux, scaricabile a questa pagina (potete convertire l’RPM in DEB usando Alien).
Creare file PDF
Anche questa è un’operazione molto semplice, anzi a pensarci bene è molto più semplice rispetto ad altre soluzioni proprietarie, esistono diversi metodi per creare file PDF in Linux, il primo e più professionale è la funzione raggiungibile direttamente da dentro OpenOffice.org:$: sudo apt-get install cups-pdf
Compiuta questa operazione creare un file PDF sarà comodo come stampare un file qualsiasi, bisognerà solo aver cura di segliere come stampante
virtuale “Crea un documento PDF“, così:
sudo apt-get –purge remove ubuntustudio*

Motivo? Sono tanti piccoli motivi, e vi spiego perché ritengo che Ubuntu Studio come distro al momento sia tanto inutile quanto invece risultano preziosi i suoi repository, da aggiungere alla propria Ubuntu “liscia” per avere qualcosa di migliore.
Troppo tutto
Non c’è alcun vantaggio nell’installare quattromila pacchetti audio/video/grafici alla rinfusa e senza un minimo di partecipazione attiva da parte dell’utente, che si ritrova menù chilometrici ripieni di applicazioni con nomi tipo: “beast bitscope creox denemo patchage shaketracker sooperlooper swami csound tapiir freqtweak mixxx” e molti molti altri.Ubuntu Studio Launcher
Questo dovrebbe essere la risposta al punto precedente, un’applicazione che si occupa di avviare i programmi che ci servono.
Va da sé che una volta lanciato mette una mestizia infinita, non è altro che una replica del menu “Applicazioni » Audio & Video” di GNOME.
Grafica ed “emozione” zottozero
Una distribuzione pomposamente indirizzata ad artisti dovrebbe avere almeno un ottimo impatto visivo, una forte identità e dovrebbe facilitare l’identificazione dell’utente con la comunità che ci sta dietro, ad Ubuntu Studio manca tutto questo.Il tema Ubuntu Studio è un tema scuro basato su Murrine. In teoria dovrebbe essere bello, in realtà è dozzinale e veramente inusabile: troppo scure le parti scure, troppo chiare le parti chiare, troppo blu le parti blu… ma come fanno a dire di essersi ispirati allo stile di Ardour2? Altra pecca è che non è conforme alle nuove specifiche di GNOME 2.18 per sfruttare la possibilità di personalizzare i colori che quindi non si possono cambiare… direi che “fatto coi piedi” è un giudizio abbastanza equo.
Le icone scelte ripetono senza alcuna grazia lo stile “verticale” dei folder introdotto da Windows Vista …perché diavolo mai dovremmo imitarne l’aspetto dozzinale va oltre ogni mia capacità d’astrazione.
Il vecchio logo di Ubuntu Studio, quello coi tre altoparlanti contrapposti per intenderci, era parecchie volte più bello e riconoscibile di questo nuovo “coso” blu.
Usate Ubuntu Feisty “liscia” con i repository
La scelta più azzeccata è sicuramente quella di tenersi Feisty, distribuzione che ha tutto ciò che manca a Ubuntu Studio, e prelevare grazie ai repository solo il necessario, ossia qualche pacchetto aggiornato come il fantastico Ardour 2.Così dicendo quindi non voglio sparare a zero su Ubuntu Studio, ma consigliarvi di usarne gli aspetti migliori: i pacchetti aggiornati dei software che userete realmente. Non mi va di stilare una classifica di tutti i pacchetti, per quello basta leggerne la descrizione e farsi guidare dalle esigenze, ma ecco come avere…
Il Sole 24 ore “sdogana” Linux

Ok, l’articolo non è niente di spettacolare o di troppo approfondito, ma il punto non è quello. Il Sole 24 Ore è una testata che si occupa di un settore per il pinguino sempre più appetitoso, la notizia ottima è il fatto che se ne parli, e bene. Per questo sono abbastanza contento di leggere una loro recensione su Linux in generale, su Ubuntu Feisty (ma anche le altre distro) in questo caso specifico :)
Significa che la politica di terrore usata da Microsoft non sempre ferma proprio tutti?
Ecco Ubuntu 7.04 Ubuntu Feisy Fawn

Buon divertimento con Ubuntu, non vi linko la guida per installarlo perchè è troppo semplice.